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Perché cambiare lavoro? Cinque motivi per farlo

Perché cambiare lavoro? Cinque motivi per farlo

Perché cambiare lavoro? Sono sempre di più le persone che decidono di lasciare il posto fisso e la propria azienda per poter coniugare vita privata e vita professionale. Spesso ciò che ci spinge a cambiare vita è proprio la mancanza di tempo libero, ma ancor di più la frustrazione di dover dipendere da orari, scadenze e obiettivi imposti dall’alto e non da noi stessi.

Flessibilità lavorativa

Come abbiamo detto, uno dei primi motivi per cui spesso ci si ritrova a fantasticare di cambiare completamente lavoro è proprio l’esigenza di trovare una quadra tra vita privata e quella professionale. Ottenere degli orari flessibili ad esempio, consente di poter gestire al meglio le proprie ore extra-lavorative, di concederci quell’allenamento in palestra in più, o di non dover restare inchiodati ad una scrivania anche quando abbiamo raggiunto i nostri obiettivi giornalieri prima delle 18:00.

Crescita professionale e personale

Anni e anni sempre nello stesso ufficio, circondati dalle stesse facce, ma soprattutto tiranneggiati dagli stessi responsabili: a lungo andare una routine ben consolidata anche sul posto di lavoro diventa logorante. Il lavoro è monotono, le pratiche ormai automatizzate e si perde quella scintilla di entusiasmo che ci fa svegliare la mattina per recarsi in ufficio. Decidere di voltare pagina e cercare un nuovo impiego significa mettersi nuovamente in gioco, imparare nuove mansioni e crescere, non solo professionalmente ma anche personalmente.

Un lavoro più dinamico e piacevole

Tra i motivi per cambiare lavoro, troviamo sicuramente lo sconforto dovuto ad una professione statica, che per quanto ben consolidata, mantiene incarichi e operatività costante e noiosa. I più giovani di noi sono sicuramente portati a liberarsi di un lavoro di questo tipo, per ricercare invece una professione che conceda di viaggiare, apprendere e ricoprire mansioni, incombenze e responsabilità diverse e soprattutto più dinamiche, che cambiano di giorno in giorno in base alle necessità aziendali e del team.

Fare carriera e ottenere maggiori guadagni 

Un lavoro sottopagato è di certo una motivazione basilare per chi ha voglia di cambiare lavoro. Dopo anni passati ad acquisire nuove conoscenze e ad ampliare la nostra esperienza professionale, diventa frustrante non riuscire ad ottenere un aumento o essere pagati meno di quanto meriteremmo. La necessità di fare carriera e di vedersi ricompensati per tutti i nostri sforzi e i risultati ottenuti ci spingono spesso a guardarci intorno e a desiderare un nuovi impiego, sicuramente più redditizio e appagante.

Nuovi stimoli lavorativi

Come si suol dire “la monotonia uccide”. A causa di un lavoro piatto e poco stimolante, diventiamo meno produttivi, sicuramente più irritabili e tendiamo a vedere tutto grigio, rischiando di smarrirci in una quotidianità ordinaria e banale. Cercare nuovi stimoli lavorativi e professionali, invece, può essere la giusta motivazione per ricominciare ad apprezzare anche noi stessi, non solo il tempo passato a lavorare.

Avere il coraggio di cambiare lavoro, reinventarsi e diventare imprenditore di se stessi

Per spezzare una routine lavorativa logorante, bisogna riuscire a trovare la forza e il coraggio di cambiare totalmente lavoro, ma soprattutto si reinventarsi e di ricominciare da noi stessi. Prendere in mano le redini del proprio futuro professionale, significa dare un grosso scossone alla nostra intera vita. Scoprire cosa ci piace e cosa non ci piace di una mansione rispetto ad un’altra è di certo il primo obiettivo, per poi concedersi la possibilità di imbarcarci in una nuova avventura e di tornare ad essere felici – almeno un po’ – quando suona la sveglia ogni mattina.

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